La Commissione europea ha ufficializzato il 10 luglio il Codice di condotta volontario sull’intelligenza artificiale,
uno strumento pensato per guidare le imprese nell’adattamento al Regolamento europeo sull’IA, che entrerà in vigore il 2 agosto 2025.

Il regolamento prevede un’applicazione differenziata: da agosto 2026 per i nuovi modelli di IA, da agosto 2027 per quelli esistenti,
lasciando così un periodo di transizione per gli operatori del settore.

Ma la nuova disciplina non è priva di contestazioni. Quarantasei colossi industriali europei, tra cui Airbus, Lufthansa,
BNP Paribas e la francese Mistral, hanno chiesto una moratoria sull’entrata in vigore delle norme, temendo un freno alla
competitività e all’adozione di IA su larga scala. Sul fronte internazionale, il vicepresidente USA J.D. Vance ha criticato
l’approccio europeo come “eccessivamente rigido”.

Il documento, frutto del lavoro di tredici esperti indipendenti e di un confronto con oltre mille stakeholder tecnologici,
mira a rendere l’IA europea più trasparente, sicura e rispettosa dei diritti fondamentali.

Tra i punti salienti:

  • Trasparenza dei sistemi e verifica dei contenuti generati per evitare linguaggi offensivi o violenti.
  • Tutela dei diritti d’autore e raccomandazione di escludere dai dataset siti web compromessi da attacchi informatici.
  • Protezione degli utenti finali da rischi legati agli algoritmi.

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