Fonte: Il Sole 24 Ore

La Commissione Europea inaugura una nuova fase della transizione verde, spostando il focus dalla sola sostenibilità ambientale alla sicurezza economica e alla competitività del continente. La strategia, in vigore nella legislatura Von der Leyen bis 2029, punta a ridurre la dipendenza dalle importazioni di materie prime e a proteggere Stati, imprese e cittadini da eventuali shock geopolitici.

Un elemento centrale di questa nuova rotta è la circolarità, intesa come uso efficiente delle risorse e incremento del riciclo, che diventa così un vero e proprio motore di crescita.

Obiettivi principali:

  • Incremento dell’uso di materie prime riciclate: la quota attuale è dell’11,8% (Eurostat 2023), con l’obiettivo di raggiungere il 24% entro il 2030.
  • Riduzione dei costi dei materiali riciclati: la Commissione valuta soluzioni fiscali, come spostare la tassazione dal lavoro ai materiali, per incentivare l’utilizzo del riciclato senza penalizzare le imprese.
  • Armonizzazione delle normative: semplificazione delle regole nazionali e regionali sui rifiuti e sul commercio di materiali riciclati, per garantire standard elevati di qualità del riciclo in tutta l’UE.
  • Gestione dei rifiuti più efficiente: obbligo di riciclare almeno il 60% dei rifiuti urbani entro il 2030 e il 65% entro il 2035, riducendo lo smaltimento in discarica al 10% o meno. Nuovi obblighi riguardano anche la raccolta differenziata dei tessili.

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