LANDFEED: biofertilizzanti sostenibili dall’economia circolare
Il progetto europeo LANDFEED, con la partecipazione dell’ENEA, sta aprendo nuove frontiere nell’agricoltura sostenibile. L’iniziativa punta a trasformare rifiuti urbani, scarti alimentari, residui agro-industriali e ceneri vulcaniche in biofertilizzanti innovativi, contribuendo a ridurre i rifiuti, proteggere l’ambiente e rafforzare la sovranità alimentare europea.
In un contesto in cui l’Europa dipende fortemente dalle importazioni di fertilizzanti, LANDFEED promuove un’agricoltura più autosufficiente e resiliente. I biofertilizzanti sviluppati potranno sostituire i fertilizzanti chimici tradizionali, migliorando la qualità del suolo e chiudendo il ciclo dei nutrienti.
Tra le principali innovazioni:
- Una piattaforma digitale europea che facilita la simbiosi industriale, permettendo alle aziende di condividere e riutilizzare i propri scarti come materie prime.
- Un passaporto digitale dei fertilizzanti, per garantire tracciabilità, qualità e conformità normativa.
- Rivestimenti intelligenti a base di microalghe e chitosano, che assicurano un rilascio controllato dei nutrienti, riducendo dispersioni ed emissioni di gas serra.
LANDFEED è attualmente in fase pilota in cinque regioni europee, ma l’obiettivo è creare un modello replicabile su larga scala.
Il progetto integra economia circolare, innovazione digitale e agricoltura sostenibile, in linea con il Green Deal europeo e la strategia Farm to Fork. Se confermati i risultati, potremo assistere alla nascita di una nuova generazione di fertilizzanti sostenibili, tracciabili e prodotti interamente in Europa.