L’UE lancia l’allarme: “Minaccia per salute, economia e Made in Italy”
Dalle etichette false ai rischi per la salute: la filiera del falso alimentare minaccia l’Europa. Bruxelles punta su controlli e tracciabilità.
Bottiglie pregiate e confezioni ben curate spesso nascondono una filiera illecita e sofisticata che distribuisce prodotti alimentari contraffatti e potenzialmente dannosi, sfruttando l’anonimato dell’e-commerce. Le principali fonti di questi falsi sono Cina, Turchia e reti interne all’Unione Europea, che approfittano delle falle nei controlli e nella tracciabilità.
Le frodi colpiscono un ampio ventaglio di prodotti: dai vini alterati all’olio d’oliva miscelato, fino ai latticini con etichette false. I controlli hanno rilevato la presenza di sostanze tossiche come metanolo e pesticidi vietati, con gravi rischi per la salute dei consumatori.
Il danno economico è enorme: oltre 2,2 miliardi di euro di vendite perse ogni anno nell’UE solo nel comparto degli alcolici, senza contare i posti di lavoro cancellati e le entrate fiscali mancanti.
Per contrastare il fenomeno, Bruxelles rilancia l’importanza delle Indicazioni Geografiche Protette (IGP e DOP), che certificano oltre 3.600 prodotti europei.
Ma la risposta non può fermarsi qui. La Commissione UE sottolinea la necessità di rafforzare i controlli, promuovere la cooperazione internazionale e incentivare una cultura dell’acquisto consapevole. La lotta alla contraffazione alimentare è oggi più che mai una priorità strategica per proteggere salute pubblica, legalità e identità agroalimentare europea.
Contraffazione alimentare in crescita
Sequestri record e perdite per oltre 300 milioni l’anno colpiscono il cuore del Made in Italy.
L’Italia paga un conto salatissimo per il cibo contraffatto: oltre 300 milioni di euro di perdite ogni anno, con ripercussioni su occupazione, fiscalità e reputazione del Made in Italy agroalimentare.
A lanciare l’allarme è l’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (EUIPO), che ha diffuso i dati aggiornati al 2024, confermando un trend in preoccupante crescita.
I numeri parlano chiaro: 91 milioni di euro in prodotti sequestrati ai confini europei nel solo settore food & beverage, frutto di operazioni congiunte tra Europol e Interpol, che hanno portato al sequestro di 22.000 tonnellate di alimenti e quasi un milione di litri di bevande, spesso contraffatti o adulterati.
Fonte: Il Sole 24 Ore