A Rieti, 1 luglio 2025, si è tenuto presso il Centro di Ricerca per l’Innovazione sull’Economia Circolare un incontro di grande rilievo, che ha visto la partecipazione congiunta del Centro di Ricerca per l’Innovazione nel Settore Agroalimentare dell’Università di Teramo. L’appuntamento rientra nell’ambito delle attività connesse alla creazione del Centro Europeo Agri-BIOSERV, un progetto ambizioso che mira a rafforzare la collaborazione tra università, imprese e territorio.
L’iniziativa, promossa dall’Università degli Studi della Tuscia in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, ha riunito docenti, ricercatori, dottorandi ed esperti per discutere strategie condivise capaci di favorire l’innovazione sostenibile nel settore agroalimentare, un ambito oggi più che mai al centro delle politiche ambientali ed economiche europee.
Dopo una visita ai laboratori, i partecipanti hanno preso parte a una serie di interventi tecnico-scientifici che hanno approfondito:
- Sviluppo sostenibile delle aree interne
- Qualità chimico-sensoriale dei prodotti agroalimentari
- Biotecnologie microbiche
- Uso di bioplastificanti
- Realizzazione di dispositivi diagnostici rapidi
Una riflessione importante ha riguardato anche la dimensione sociale dei laboratori di economia circolare, sottolineando l’importanza di un approccio multidisciplinare e di un dialogo costante tra scienza e territorio.
Tra i relatori, i professori dell’Università della Tuscia Alessandro Ruggieri (Presidente della cabina di regia del progetto), Gianluca Piovesan, Diana De Santis, Francesco Sestili, Raffaele Saladino e il ricercatore Francesco Pacchera, che hanno trattato temi legati a genetica, chimica organica e filiere agroalimentari.
Per l’Università di Teramo sono intervenuti Paola Pittia, Aldo Corsetti, Michele Del Carlo e Dario Compagnone, esperti in tecnologie alimentari, microbiologia e chimica analitica.
L’incontro ha dimostrato l’enorme potenziale delle collaborazioni interuniversitarie nel generare valore attraverso la ricerca. Nei prossimi mesi, il confronto proseguirà con l’avvio di progetti congiunti, scambi scientifici e percorsi formativi condivisi.
In un contesto in cui sicurezza alimentare, economia circolare e sostenibilità ambientale sono temi prioritari, queste sinergie rappresentano un elemento chiave per affrontare le sfide del futuro con strumenti innovativi e condivisi.