Le medie imprese italiane guardano al 2025 con fiducia, ma non senza preoccupazioni. Secondo il XXIV Rapporto sulle Medie Imprese Industriali Italiane, realizzato da Mediobanca, Unioncamere e Centro Studi Tagliacarne, è atteso un incremento del 2,2% del fatturato complessivo e un aumento del 2,8% dell’export rispetto al 2024.

Un segnale di vitalità per un comparto che rappresenta il 17% del fatturato dell’industria manifatturiera nazionale e il 14% delle esportazioni e dell’occupazione complessiva.

Tuttavia, il percorso non sarà privo di ostacoli. Circa il 70% delle imprese segnala la crescente pressione della concorrenza low-cost, mentre il 30% teme gli effetti dei dazi commerciali imposti o minacciati dagli Stati Uniti, in un contesto globale sempre più instabile e protezionista.

A questi rischi si sommano: la pressione fiscale, l’instabilità geopolitica, l’aumento dei costi energetici e il persistente mismatch tra domanda e offerta di competenze.

Eppure, la forza delle medie imprese italiane è sotto gli occhi di tutti: dal 2014 al 2023 hanno registrato una crescita della produttività del lavoro del +31,3%, delle vendite del +54,9% e dell’occupazione del +24,2%, superando persino le performance di omologhe tedesche e francesi e piazzandosi subito dopo quelle spagnole.

Di fronte a queste sfide, il 52,6% delle aziende chiede una politica commerciale europea più forte e incisiva per contrastare la concorrenza sleale e il protezionismo di altri Paesi, mentre il 31,2% auspica un piano comune europeo per la sicurezza energetica.

Il rapporto mette in evidenza anche il ruolo strategico delle imprese liguri: il 60% delle medie imprese regionali si concentra nell’area di Genova, con un fatturato complessivo di 937 milioni di euro, pari al 61% del totale regionale.

In un contesto di trasformazioni globali, le medie imprese italiane restano il cuore pulsante del Made in Italy, pronte a difendere la loro competitività con innovazione, attenzione agli standard ESG e una sempre più urgente strategia politica ed economica a livello europeo.

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